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Crociera

Si chiama "stress da rientro" e alcuni soggetti sono più a rischio di altri, ma esistono delle tecniche per affrontare il problema

Ricordate la pubblicità di una nota agenzia di viaggi che mostrava i propri clienti "in lacrime" appena rientrati dalla vacanza? Sentivano già la mancanza dei bei momenti di relax vissuti! Tuttavia questa divertente sceneggiatura utilizzata per fini commerciali descrive un fenomeno psicologico realmente esistente che, usando un termine popolare, si potrebbe definire "stress del rientro": moltissime persone, alla fine delle ferie, faticano parecchio prima di riuscire ad abituarsi nuovamente alla routine quotidiana (occuparsi della famiglia, andare a lavoro, studiare, etc.), vivendo una improvvisa condizione di disagio, spossatezza e depressione.

Chiedi allo Psicologo!

Dal punto di vista psicologico potremmo spiegare tale reazione umana come determinata da almeno due motivi: il primo riguarda l'insoddisfazione individuale, il secondo la stimolazione di particolari eventi ormonali e neurali. Circa il primo aspetto si ha a che fare con la variabilità intersoggettiva delle potenziali vittime di questa para-patologia, poichè statisticamente si rileva che i soggetti che non sono pienamente felici della propria esistenza e che tendono a avere tratti caratteriali più tormentati, sono quelli maggiormente a rischio di tale manifestazione (circa il 10% della popolazione secondo alcune recenti ricerche). L'ultimo aspetto riguarda una naturale reazione corporea a un cambiamento di stato, poichè il passaggio repentino da divertimento-riposo a responsabilità-fatica, sollecita la produzione di neurotrasmettitori che innescano un piccolo ma rilevante conflitto emotivo.

Per gestire al meglio il passaggio dalle vacanze al lavoro e non subire in maniera prepotente lo "stress da rientro", si consiglia di organizzare una settimana di "passaggio graduale" con le seguenti caratteristiche: dormire molto, fare un po' di attività fisica, alimentarsi in modo sano ma gustoso, stare alla luce del sole e riununciare un po' alla tecnologia, sforzarsi di guardare le cose con ottimismo. Si tratta di piccoli esercizi psico-fisici che ci aiutano a ritrovare l'equilibrio e i motivi per riprendere la nostra quotidianità in maniera efficace. E, come sempre, non rinunciate all'opportunità di farvi aiutare da un professionista, uno Psicologo che possa dare sostegno durante questa settimana di "passaggio graduale", affinchè possiate mantenere il sorriso dei momenti più belli delle vostre vacanze anche durante il resto dell'anno!

Dott. Giacomo Scuderi

INFORMAZIONI SULL'AUTORE DELL'ARTICOLO

Il dott. Giacomo Scuderi, Psicologo e Giornalista, si occupa di consulenza e sostegno psicologico per depressione, ansia, attacco di panico, disturbo ossessivo compulsivo, conflitti di coppia ed altre difficoltà. Effettua interventi di psicologia del lavoro, dello sport, per lo studente, per la disabilità; cura la realizzazione ed il coordinamento di progetti. Clicca qui per contattarlo.

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